Chimica

Il grande gioco della chimica

Preferite essere guardie o ladri? Sequestrati o sequestranti? No, non siamo impazziti, è solo un modo divertente per affrontare uno dei grandi giochi della chimica: la complessazione.

Sequestranti o sequestrati?

Cercheremo di essere comprensibili: il termine complesso indica generalmente il prodotto della formazione, spesso reversibile, di un legame tra un atomo o ione centrale e un legante o complessante che lo circonda. Esistono una moltitudine di complessi che spaziano dalla chimica alla biochimica, ed una vastità di complessanti che non elencheremo in questa sede: focalizziamoci sul problema dell’addolcimento dell’acqua. I più preparati di voi ricorderanno sicuramente che la durezza dell’acqua viene definita come il contenuto di ioni di calcio e magnesio sotto forma di sali solfati, cloruri, nitrati, carbonati o idrogenocarbonati. Il principale responsabile di questo fenomeno è il carbonato di calcio, che essendo per natura insolubile in acqua precipita a formare incrostazioni spesso difficili da rimuovere. Per ovviare a questo fastidioso problema è pratica comune aggiungere nei prodotti destinati al lavaggio sostanze chimiche complessanti o sequestranti, al fine di legare gli ioni calcio e magnesio ed impedire la formazione dei sali menzionati. Come abbiamo più volte accennato, la riduzione della durezza dell’acqua è fondamentale al fine di evitare fastidiosi problemi, tra cui anche la dimunuzione del potere lavante dei tensioattivi. Pertanto, per ottenere gli stessi risultati di rimozione delo sporco, spesso si tende ad aumentare le quantità di detergente, in particolare in caso di acqua dura, con conseguente danno ambientale ed economico. Molteplici sono i complessanti utilzzati sia nei detergenti, sia nei coadiuvanti al lavaggio (anticalcare): tra i più comuni spiccano EDTA, policarbossilati e zeoliti. L’EDTA è un chelante difficilmente biodegradabile in grado di solubilizzare metalli pesanti come mercurio e cromo: se scaricato nei corpi idrici può provocare danni importanti all’ambiente, tra cui l’accumulo di metalli pesanti nella catena alimentare. I policarbossilati invece sono sali di sodio, potassio, ammonio degli acidi policarbossilici: questi ultimi sono acidi prevalentemente organici che presentano più di un gruppo funzionale carbossilico (-COOH) lungo la catena organica. Alla pari dei loro corrispondenti polifosfati servono per complessare gli ioni calcio e magnesio presenti sotto forma di bicarbonati solubili nell’acqua di rete. Anche in questo caso però sono stati sollevati dei dubbi riguardo alla causa dell’eutrofizzazione ed al fatto che la quantità di policarbossilati necessaria per garantire la stessa efficienza dei polifosfati era necessariamente maggiore, oppure, a parità di contenuto occorreva una quantità maggiore di detersivo e addio ecoligicità! Gli ultimi arrivi sono i sequestranti zeolitici (silicati ed alluminati) caratterizzati dalla enorme quantità di volumi vuoti interno ai cristalli. Funzionano bene solo per il calcio e non per il magnesio, per cui ne occorre una quantità maggiore per compensare la sua bassa efficienza per questo ione. Inoltre, essendo insolubili in acqua hanno la tendenza ad accumularsi negli scarichi e, purtroppo anche nell’ambiente, impedendo la crescita di fauna e flora acquatiche. I prodotti dr. Neu non utilizzano sequestranti, ma una molecola di origine naturale in grado di trasformare la parte carbonatica del calcare in sostanze biocompatibili. In questo modo risolviamo fastidiosi inconvenienti senza danneggiare l’ambiente. Un consiglio: leggete l’etichetta e diffidate da prodotti che di ecologico hanno solo il verde dell’imballo!

1 Giugno 2011Categorie: News