antizanzare

Come combattere le zanzare: atto 2

È primavera e la natura si risveglia dal letargo invernale. Gli alberi mettono le prime foglie e i prati si colorano di fiori, arrivano le prime rondini e il mondo si riempie di suoni e profumi. In questo momento di perdizione dei sensi si avverte solo una nota stonata, uno strano ronzio … oh no, una zanzara ! Ci siamo … non abbiamo nemmeno fatto in tempo ad apprezzare il calore del sole e l’aria tra i capelli che già dobbiamo combattere contro larve e punture!

Tecniche e strategie nella lotta alla zanzara.

Infatti, il periodo favorevole allo sviluppo della specie è quello compreso tra Marzo ed Ottobre, con ampliamenti e restrizioni che variano a seconda del profilo termico dell’area, del microhabitat (dimensione e volume del focolaio, grado di insolalazione) e dei possibili scostamenti termici dalla media del periodo. Non state sognando se avete visto sfrecciare davanti al vostro naso un adulto di zanzara tigre (Aedes albopictus): infatti, grazie a sofisticati meccanismi biologici, le uova di zanzara tigre possono sopravvivere in forma quiescente anche durante il freddo invernale e i periodi di siccità. Basterà poi l’umidità, qualche giornata di sole e il gioco è fatto … inizia lo sviluppo delle larve! Inutile ricordare che i siti a maggiore rischio di infestazione sono rappresentati da tombini, pozzetti stradali e canali di scolo delle acque piovane, grondaie otturate, caditoie, sottovasi, cisterne e tutti i contenitori lasciati all’aperto nei quali si possono formare ristagni d’acqua, giochi per bambini, teli, pneumatici, fontane e vasche ornamentali. Poiché l’elemento fondamentale per la schiusa delle uova e il successivo sviluppo delle larve è l’acqua, bisogna attuare alcune azioni preventive fondamentali: • trattare regolarmente i tombini, le zone di scolo e ristagno con i prodotti larvicidi • eliminare l’acqua dove non è necessaria ed evitare qualsiasi ristagno • verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite • coprire le cisterne e tutti i contenitori di raccolta dell’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese Evitiamo anche di accumulare ricettacoli di acqua stagnante come copertoni e altri contenitori, non dimentichiamo piscine gonfiabili e altri giochi pieni d’acqua per più giorni. I prodotti larvicidi aiutano a trattare i focolai che non possono essere eliminati a causa dell’inevitabile permanenza dell’acqua, come i pozzetti, le caditoie, i tombini e tutti gli altri ambienti nei quali si possa verificare un ristagno. Dagli anni novanta, l’indirizzo generale è stato quello di contenere l’impatto ambientale dei trattamenti larvicidi e sono ormai numerose le forme di lotta “naturali” come ad esempio i fili di rame, sebbene moltissimi ne sconsiglino l’utilizzo: infatti, questo metallo si accumula in grande quantità nell’ambiente, entrando inevitabilmente nella catena alimentare. L’ultima moda poi è rappresentata dalla lotta biologica integrata che mette in campo killer spietati come pipistrelli e pesci rossi! Infatti, si è appurato che nelle vasche ornamentali i comuni pesci rossi (Carassius auratus) e la gambusia (Gambusia holbrooki) svolgono una predazione efficace, completa e duratura. Anche i pipistrelli possono diventare preziosi alleati nella lotta alla zanzara visto che sono in grado di divorare fino a 2000 esemplari in una notte… golosoni! Se i pipistrelli vi terrorizzano o non avete la possibilità di ospitare un pesce rosso ma volete comunque togliervi il pensiero con un prodotto naturale, sicuro ed efficace, allora Dr. Neu Previene e Riduce l’Ovodeposizione è la scelta giusta!

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1 Marzo 2011Categorie: News